lunedì 13 febbraio 2012

Maratona di Carpi 2010

Dopo aver corso la prima maratona a Venezia nel 2009 nel 2010 ovviamente mi viene la tentazione di farne un'altra per abbassare il tempo finale. Comincio ad allenarmi ad aprile e comincio a prendere un discreto ritmo di allenamento e decido quindi di ottimizzare i miei allenamento nell'ottica di finire la maratona in meno di tre ore e mezza. Faccio quindi i cicli di allenamento con le ripetute, i lunghi alternati al fondo medio, ecc, insomma faccio un allenamento di discreto livello, con punte di 70-80 km di allenamento a settimana nei periodi di massima intensità per 3-4 allenamenti a settimana. Mi alleno quasi sempre da solo, tranne pochi giorni con Mauro nel periodo estivo. Per fare i lunghi, che a causa della data delle maratone si fanno spesso in pieno agosto, spesso mi alzo alle quattro e mezza o alle cinque per evitare di cuocere ad ore più tarde. Stavolta però non correrò la maratona di Venezia, ma decido di correre quella di Carpi, che ha una buona caratura internazionale ed un percorso abbastanza veloce.  Questa volta salgo con tutta la famiglia e quindi Mauro non mi può ospitare nella sua stanzetta di Padova, quindi ci tocca il bed and breakfast. Ne approfittiamo, ed il giorno precedente la maratona facciamo un bellissimo giro turistico per Padova, e riusciamo anche a visitare la Cappella degli Scrovegni, che meraviglia....
 Mauro in Prato della Valle
 Sant'Antonio
la zona dove abita(va) Mauro, con la Specola sullo sfondo
Il mattino dopo appuntamento alle cinque: dobbiamo prendere la macchina ed arrivare in auto fino alla partenza, a Maranello, davanti la Galleria Ferrari, per essere nello spiazzale di partenza massimo per le 8.00-8.30. Dopo una serie di giri nei dintorni di Modena e Maranello finalmente troviamo la via giusta, e Giusy lascia me e Mauro vicino l'area di partenza; stavolta però non correremo insieme, Mauro ha deciso di correre con i pattini in linea, un pò per carenza di allenamento, ed un pò per la voglia di farlo. Ci riscaldiamo nello spiazzale insieme agli altri partecipanti (circa 3000), e poi Mauro si infila nelle gabbie di partenza e dopo una piccola attesa, riceve lo start. Partono anche le carrozzine e gli sky-roll. Buoni ultimi verso le 9.10 partiamo anche noi. Io sono intruppatissimo nella folla, visto che il mio pettorale di ammissione non è dei migliori, ed i primi chilometri, come al solito, sono pieni di slalom e sorpassi. Cerco di tenere un ritmo costante, intorno a 4'40''-4'50''al chilometro. Il percorso nella prima parte è facile e prevalentemente in leggera discesa. Dopo il 5° chilometro sono ormai a velocità di crociera ed ho superato quelli troppo lenti. Molto bello l'attraversamento di Formigine, con un bel castello del '200; l'atmosfera è proprio simpatica, c'è anche un papà vestito da pellirossa che spinge il passeggino di una bimba molto divertita. Arrivo piuttosto fresco a Modena, dove c'è la mezza maratona, e percorro abbastanza bene la zona più difficile, con tre cavalcavia fastidiosi. L'attraversamento di Modena è veramente bellissimo, soprattutto l'attraversamento dell'Accademia Militare con i cadetti sull'attenti al passaggio degli atleti. 
Ingresso a Modena
Poco dopo faccio rifornimento di maltodestrine per non rischiare di finire la benzina.  Sono tremendamente dolci e sciroppose, e quindi necessitano acqua per mandarle giù.
Il rifornimento dopo Modena
Oltre il 25-30° comincio anche a prendere qualche fondo di bicchiere di sali lungo il percorso, ed a fare gli spugnaggi, comincia a fare molto caldo, la giornata, che era partita fresca, è diventata calda e con un bellissimo sole. Dalle proiezioni dei tempi mi rendo conto di poter ampiamente andare sotto le tre ore e mezza. Decido di aumentare lievemente l'andatura e riesco a tenere un discreto ritmo, passo il 35°, il 38° ancora molto bene, anche se adesso sto tirando e la fatica si fa sentire, siamo oltre le tre ore di gara.
Intorno al 35° chilometro
Fra il 39° ed il 40° faccio addirittura il chilometro più veloce, in 4'22''!, troppo veloce, decido di rallentare lievemente per non bruciarmi le gambe. L'ingresso nella Piazza Martini, dove c'è l'arrivo è stupendo, una piazza meravigliosa. Sull'ultimo rettilineo a destra ci sono i palchetti e scorgo Pablo, che a petto nudo mi grida in lontanza (mentre io grondavo di sudore e facevo l'ultimo e definitivo sforzo): papà ho seteee!!!, ma guarda un pò tu!. Finisco bene, anche se distrutto, e subito dopo il traguardo mi siedo nell'area destinata al rifocillamento.
All'arrivo: il tempo visualizzato è quello official, dallo sparo, quello effettivo (real) è inferiore
Ritrovo Mauro, che ha finito più di un'ora prima di me con i roller. Ho fatto un discreto tempo 03.16.52 (real time), sono andato parecchio meglio delle previsioni, però le gambe, per la prima mezz'ora, sono di legno. Ritrovo tutti gli altri, mi cambio (sono completamente zuppo) e andiamo al pasta party, dove riesco a farmi dare un piatto anche per Pablo. Ultima tappa ancora a Maranello dove andiamo a vedere il Museo Ferrari, visto che i maratoneti hanno l'ingresso gratuito e quelli che accompagnano una forte riduzione. Macchine meravigliose, posto interessante; emozionante soprattutto vedere l'ultima macchina guidata da Villeneuve prima di morire.
L'auto di Villeneuve

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