Nel periodo del liceo l'estate era dedicata, oltre ai lavori di campagna, ai giri in bici, con una media di 30-40 km al giorno ed uscite giornaliere anche più lunghe. Decidiamo quindi di fare qualcosa di più, e di avventurarci in un tour di più giorni.
Estate del 1991: con mio fratello Stefano facciamo una sorta di giro della provincia di Cosenza in bicicletta con lo zaino in spalla. Partiamo da casa nostra (Donnici), procediamo verso Potame, quindi raggiungiamo la litoranea ad Amantea, risalendola fino a Belvedere Marittimo, dove dormiamo la prima notte (in tenda). Nella foto che segue il lauto pasto che ci siamo preparati, capellini con fagioli cannellini (una cosa leggera). La foto dà anche un'idea dell'incredibile roba che siamo tirati dietro per soli tre giorni, fra cui una bottiglietta d'olio, barattoli di fagioli, pentolino d'acciaio con coperchio, ecc...
Il secondo giorno raggiungiamo Scalea e poi risaliamo, via Santa Maria del Cedro e Papasidero, fino a Mormammo e poi a Castrovillari.
Il terzo giorno ritorniamo a casa a tratti fra gli acquazzoni, fermandoci spesso al riparo di qualche grondaia. I ricordi che ho di questa avventura, sono veramente molto belli; la fatica delle pedalate non è mai stata eccessiva, anche perchè all'epoca eravamo belli allenati ed i ritmi erano rilassati. Certo gli zaini non erano dei più moderni, comprati a poche lire a qualche mercataccio, del tipo militare, decisamente antiquato e scomodo (credo avanzi bellici del '15-'18), ma l'entusiasmo della gioventù vince su tutto.
La meritata cena
Il secondo giorno raggiungiamo Scalea e poi risaliamo, via Santa Maria del Cedro e Papasidero, fino a Mormammo e poi a Castrovillari.
Stefano nella Valle del Lao
Ebbene si, sono io..., ero giovane...
Il terzo giorno ritorniamo a casa a tratti fra gli acquazzoni, fermandoci spesso al riparo di qualche grondaia. I ricordi che ho di questa avventura, sono veramente molto belli; la fatica delle pedalate non è mai stata eccessiva, anche perchè all'epoca eravamo belli allenati ed i ritmi erano rilassati. Certo gli zaini non erano dei più moderni, comprati a poche lire a qualche mercataccio, del tipo militare, decisamente antiquato e scomodo (credo avanzi bellici del '15-'18), ma l'entusiasmo della gioventù vince su tutto.
Pedalando fra Papasidero e Mormanno
grandi!!!
RispondiEliminaAll'epoca avevamo il fisico e la voglia, bei tempi (minchia, avevo 17 anni....)
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